Ecco una tipologia di assicurazione poco conosciuta, quella sulla casa, in particolare la cosiddetta "capofamiglia"; forse più importante dell'RC Auto, ma non è obbligatoria
La parola “assicuratione” nella sua accezione moderna la usò il Petrarca per la prima volta. Pensando ad allora ci vengono in mente velieri e bastimenti carichi di merce, la Compagnia delle Indie e i grandi mercanti del Rinascimento. Se oggi parliamo di assicurazioni pensiamo in primis alle auto; i più anziani ricordano ancora le code davanti alle agenzie per assicurare la loro auto, allorquando ciò divenne obbligatorio nel 1970…
Sono passati molti anni da allora e molte leggi sono cambiate in materia, avremo modo di parlarne diffusamente. Ma oggi vorrei parlarvi di una tipologia di assicurazione poco conosciuta, ma soprattutto, poco stipulata, ossia l’assicurazione sulla casa, in particolare la cosiddetta “capofamiglia“, che io ritengo ancor più importante dell’RC Auto, anche se (purtroppo) non obbligatoria.
Andiamo con ordine: si può assicurare la casa contro l’incendio, il furto, le perdite d’acqua, eccetera: questi sono tutti danni che noi contraenti/assicurati possiamo subire, sono – in altre parole – danni “nostri”.
Esiste anche l’assicurazione RCT, acronimo che indica “Responsabilità civile verso terzi“, volgarmente denominata capofamiglia.
Questa copre i danni che noi possiamo cagionare a terzi nell’ambito della nostra vita privata, ovvero non lavorativa (in quel caso stipuliamo un’assicurazione di responsabilità professionale). Faccio prima a citare alcuni casi: il vaso che cade dalla finestra e danneggia cose o persone; lo sciatore che ne investe un altro, il ciclista che investe un pedone, la lavatrice che perde e allaga l’appartamento di sotto, il mio cane che morde un passante (non quello dei pantaloni, ma il vicino di casa, per esempio…). Insomma, casistica infinita!
Voi vi chiederete come mai pubblicizzo questo tipo di assicurazione, proprio io che tutelo i consumatori?
Semplice: gli anni di sacrificio per mettere su casa e vivere felici non possono essere turbati – sia psicologicamente che economicamente – da un evento in sé banale che poteva essere ammorbidito dalla presenza di un’assicurazione peraltro assai poco costosa. Siccome questa rubrica vuole dare dei consigli, ecco, questo è un consiglio!
Però non fate l’assicurazione presso una banca: questa si limita a farvi fare il contratto che a lei conviene, soprattutto in presenza di un mutuo sulla casa medesima.
Infine, quando stipulate un’assicurazione, qualunque essa sia, leggete sempre con la massima attenzione le condizioni generali di assicurazione, prima di stipularla per verificare che faccia al caso vostro; dopo averla stipulata per conoscerla a fondo. Perché si sa, nella vita nessuno vi assicura nulla!
Alberto Burrometo
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