A dieci mesi dalla frana che ha reso inagibile il civico 1 di via Bocciardo, le famiglie sfollate devono pagare un tecnico per accedere anche per qualche minuto alla propria abitazione
Oltre il danno la beffa. La scandalosa telenovela del civico 1 di via Bocciardo a Borgoratti si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la frana causata dal cantiere per la costruzione di posti auto (il permesso a costruire venne concesso dal Comune di Genova), dal 4 dicembre scorso gli abitanti sono fuori casa e oggi, nonostante la sentenza di questa estate che ha obbligato committente e ditta costruttrice a mettere in sicurezza l’edificio, arriva la notizia che «su disposizione del Dirigente Responsabile del Settore Protezione Civile, Pubblica Incolumità e Volontariato – fanno sapere gli abitanti con una nota – e secondo le procedure standard dell’Ufficio Pubblica Incolumità, l’accesso al fabbricato in trattazione deve essere preventivamente autorizzato dall’Ufficio Pubblica Incolumità e le chiavi dello stabile possono essere consegnate solamente a tecnici abilitati alla professione che ne facciano richiesta all’Ufficio, dichiarando che non sussiste la pericolosità nel rientro temporaneo negli appartamenti […] Il privato cittadino non può richiedere autonomamente la consegna delle chiavi.»
Un fulmine a ciel sereno che ha scatenato la rabbia e lo sdegno delle famiglie già sufficientemente umiliate e provate da una situazione che inizia ad assumere i contorni del surreale «…per poter rientrare in casa nostra a prendere le nostre cose, dobbiamo ogni volta pagare un tecnico specializzato che dichiari che non c’è pericolo.»
«Lo stesso Comune a dicembre 2011 con sua ordinanza aveva disposto che in caso di inottemperanza della messa in sicurezza da parte di quanti obbligati a farlo, avrebbe provveduto a farlo in prima persona… in pratica il Comune ha disatteso alla sua stessa ordinanza».
«Quando avremo un po’ di giustizia? Quando smetteremo di pagare per le colpe di altri?». E con la parola “vergogna” ben sottolineata si chiude la nota informativa delle famiglie del civico 1.
[foto e video di Daniele Orlandi]