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Il centro-sinistra genovese si spacca sulla decisione di rinviare la designazione di un rappresentante del Consiglio Comunale all’interno dell’osservatorio sulla Gronda. In precedenza approvata la riduzione dell’IMU per immobili commerciali
Che la Gronda fosse un tema di scontro all’interno della maggioranza di centro sinistra si sapeva e già in altre occasioni vi erano stati episodi che avevano messo in difficoltà la tenuta della Giunta Doria. In particolare si sapeva che la posizione del Pd, favorevole all’opera, non era la stessa di molti dei suoi alleati. E ieri effettivamente la maggioranza si è divisa sulla designazione di un nuovo rappresentante del Consiglio Comunale all’interno dell’osservatorio sulla Gronda di Ponente.
L’origine della contesa è stato un ordine del giorno presentato dal M5S in cui si presentava la richiesta di sciogliere l’osservatorio. I rappresentanti del Movimento, da sempre contrari alla realizzazione di grandi opere, hanno motivato la loro proposta sostenendo che l’organo in questione non ha svolto molti dei compiti che gli erano stati attribuiti.
Formalmente la segreteria generale ha ritenuto inaccettabile l’odg per diversi vizi formali. Tuttavia, molti partiti (Lega, Pdl, Udc, Sel) hanno sostenuto la necessità di riflettere più a fondo sul ruolo e l’attività dell’osservatorio. Su questo punto si è giocato il vero scontro politico, perché il M5S ha accusato l’amministrazione e la maggioranza di nascondere dietro questioni procedurali la volontà di non discutere della Gronda. Un tema “scomodo” per la maggioranza, con lo stesso Sindaco schierato tra coloro che richiedono maggiori approfondimenti sul progetto e il Pd a difendere l’opera.
Nonostante il respingimento dell’odg del M5S, il tarlo insinuato tra i consiglieri ha progressivamente fatto emergere la volontà di molti partiti di esaminare l’attività dell’osservatorio prima di esprimersi sulla nomina di un nuovo rappresentante del Consiglio al suo interno. E così la mozione sospensiva presentata da M5S e Lega, che comporta il «rinvio della delibera ad altra data», dopo infinite discussioni formali, è stata approvata con il voto favorevole di tutto il centro destra, M5S, Lista Doria, Fds e Sel.
Una sconfitta per il Pd, il cui capogruppo Farello aveva dichiarato apertamente in aula la contrarietà del suo gruppo ad un rinvio. Unico partito dalla parte del Pd è stato l’Idv, l’alleato che in tante altre occasioni, soprattutto nei primi mesi di governo, si era messo di traverso rispetto alla maggioranza.
Con questa votazione si è espressa chiaramente la volontà della maggioranza dei partiti non solo di discutere sull’osservatorio, ma soprattutto di capire il senso di certe nomine politiche all’interno di vari organismi comunali. Molti consiglieri hanno dichiarato di non conoscere l’operato del precedente rappresentante (Beppe Costa, Pdl).
Il messaggio lo ha espresso chiaramente Putti rispondendo proprio ad un consigliere del Pd «democrazia non è mettere chi vogliamo all’interno di un organismo e poi non comunicare più niente a nessuno». Un messaggio dalla forza dirompente che non ha potuto essere ignorato…almeno non da tutti.
ALIQUOTE IMU
Il Consiglio inoltre ha approvato ieri la riduzione delle aliquote IMU. Già a fine giugno, quando era stato approvato l’aumento dell’1 per mille sulle prime case e 3 per mille sugli altri immobili, Marco Doria aveva promesso di riesaminare i conti del Comune per cercare di operare una riduzione entro fine anno ed in effetti così è stato. Votando la proposta avanzata dal Pd e appoggiata dalla Giunta, si è approvata la riduzione dell’aliquota per negozi, botteghe e laboratori dell’1 per mille e di mezzo punto per piccoli e medi impianti industriali. Tuttavia resta invariata l’aliquota sulla prima casa.
Si è trattato di uno sforzo considerevole per l’amministrazione soprattutto perché, dopo l’approvazione del bilancio preventivo, sono stati previsti nuovi tagli per circa 8 milioni di euro sui trasferimenti statali al Comune e perché è stato necessario risanare i conti aziendali di AMT con ulteriori 5 milioni di euro. Per questo – ha spiegato il Sindaco – i margini di riduzione sono stati molto limitati, ma fortemente orientati a sostenere la piccola, media impresa.
Nonostante i partiti – sia di maggioranza, sia di opposizione – abbiano richiesto all’amministrazione di fare di più per «un’IMU più equo» un’ampia maggioranza di consiglieri ha approvato la riduzione proposta (28 favorevoli, 1 contrario e 6 astenuti) elogiando il Sindaco per essere riuscito a mantenere la parola data a giugno.
Osservatorio della Gronda: si tratta di un organismo composto dal Sindaco, tecnici dell’amministrazione, un rappresentante del Consiglio Comunale, un rappresentante del Consiglio Regionale, i presidenti dei municipi e i rappresentanti dei cittadini delle aree interessate dai lavori di costruzione dell’opera. Nell’ambito del dibatto pubblico sulla Gronda, che si è sviluppato per permettere ai cittadini di partecipare alla fase di pianificazione e progettazione dell’opera, lo scopo di questo organismo era permettere agli abitanti della zona di cooperare alla definizione del progetto della Gronda. Dal settembre 2010 – data di fondazione dell’organismo – l’Osservatorio si è riunito dieci volte. |
Federico Viotti
[foto di Daniele Orlandi]
4 commenti su “Gronda di Ponente: la maggioranza si divide in Consiglio Comunale”