Nonostante ciò continua inesorabile la proliferazione di parcheggi e box interrati per soddisfare un'esigenza che in realtà non è tale
Ogni giorno, quando usciamo di casa e saliamo in macchina, ci ritroviamo nostro malgrado alle prese con un traffico congestionato. Il primo pensiero che allora salta in mente è il seguente «Ma quante automobili circolano per le nostre strade? Non saranno forse troppe?». Ebbene, almeno per quanto riguarda la Liguria ed in particolare Genova, sembrerebbe non essere proprio così.
Analizzando i dati che emergono dallo studio dell’Osservatorio Autopromotec – struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico – nel 2010, nella nostra regione, circolavano 52 auto ogni 100 abitanti.
Grazie a questo valore la Liguria si colloca all’ultimo posto nella graduatoria delle regioni italiane stilata in base al rapporto tra auto circolanti ed abitanti; in testa a questa classifica vi sono Umbria e Lazio (con 67 auto ogni 100 abitanti); al secondo posto troviamo Piemonte (insieme a Valle D’Aosta) e Toscana, con 64 auto ogni 100 abitanti.
Per quanto riguarda le singole province, in Liguria, la provincia in cui vi è il più alto rapporto tra auto circolanti ed abitanti è Savona (58 auto ogni 100 abitanti), seguita da Imperia (56), La Spezia (54) e Genova (49).
PROVINCIA |
ABITANTI |
AUTOVETTURE CIRCOLANTI |
AUTO OGNI 100 ABITANTI |
Savona |
287.906 |
165.623 |
58 |
Imperia |
222.648 |
123.862 |
56 |
La Spezia |
223.516 |
121.493 |
54 |
Genova |
882.718 |
430.817 |
49 |
Liguria |
1.616.788 |
841.795 |
52 |
Fonte: elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati Istat e Anfia
L’indagine confronta i dati regionali del 2008 e quelli del 2010: emerge che in questo lasso di tempo le auto ogni 100 abitanti sono aumentate di due unità in Abruzzo, Molise, Sicilia, Basilicata e Puglia, mentre le regioni in cui le auto ogni 100 abitanti sono aumentate di una unità sono Toscana, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Calabria, Sardegna, Campania e Trentino Alto Adige. In tutte le altre regioni non vi sono state variazioni.
Autovetture circolanti ogni 100 abitanti nelle regioni italiane | ||
|
2010 |
2008 |
Umbria |
67 |
67 |
Lazio |
67 |
67 |
Piemonte e VDA |
64 |
64 |
Toscana |
64 |
63 |
Marche |
63 |
63 |
Abruzzo |
63 |
61 |
Molise |
62 |
60 |
Friuli V.G. |
62 |
61 |
Sicilia |
62 |
60 |
Emilia Romagna |
61 |
61 |
Basilicata |
60 |
58 |
Veneto |
60 |
59 |
Calabria |
59 |
58 |
Sardegna |
59 |
58 |
Lombardia |
59 |
59 |
Campania |
58 |
57 |
Puglia |
56 |
54 |
Trentino A.A. |
55 |
54 |
Liguria |
52 |
52 |
ITALIA |
61 |
60 |
Fonte: Elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su dati Anfia, Aci e Istat |
Gli estensori del rapporto sottolineano come «Fra i maggiori paesi europei l’Italia è la nazione con il più alto rapporto fra auto circolanti ed abitanti». Quali sono le cause di questa situazione? «La spiegazione più probabile è che la grande diffusione delle auto in Italia sia causata dall’inefficienza del trasporto pubblico – afferma l’Osservatorio Autopromotec – quest’ultimo, in molti casi, non rappresenta un’alternativa reale per la maggior parte degli spostamenti in auto».
«La grande diffusione delle auto nel nostro Paese impone l’esigenza di dedicare particolare cura all’efficienza del parco circolante – conclude l’Osservatorio – e sottolinea l’importanza di sottoporre le auto che fanno parte del parco circolante alla manutenzione periodica programmata ed alle revisioni obbligatorie: tutto questo per garantire una piena funzionalità dei dispositivi di sicurezza delle auto e per controllare il livello delle emissioni nocive».
Ma i dati relativi alla nostra regione ed in particolare quelli del capoluogo ligure, danno luogo anche ad un’altra lettura che in fin dei conti, lascia spiazzati.
Negli ultimi anni, infatti, nonostante il numero di automobili in rapporto agli abitanti sia rimasto stabile, abbiamo assistito alla proliferazione sul territorio genovese – già di per sé fragile per ragioni morfologiche ed idrogeologiche – di box e parcheggi, soprattutto interrati, come se la primaria esigenza dei cittadini fosse quella di avere un luogo dove custodire il proprio mezzo.
Sono numerosi gli esempi – l’ultimo in ordine di tempo è quello relativo alla costruzione di 68 box sotto il cinema Eden di Pegli – di progetti contestati da residenti e associazioni, da Ponente a Levante, passando per il centro città. Ricordiamo ancora la travagliata vicenda del park dell’Acquasola, il nuovo progetto di Via della Misericordia e gli scempi realizzati o in corso di realizzazione in Valpolcevera (Campomorone e San Cipriano).
Quindi i genovesi con 49 auto ogni 100 abitanti sembrano essere cittadini “virtuosi”, pronti a rinunciare al mezzo privato in favore di altre modalità di spostamento più attente alla sostenibilità ambientale, ma non sono adeguatamente ricambiati da un servizio di trasporto pubblico efficiente e soprattutto rimangono impotenti di fronte alla deturpazione del proprio habitat naturale al fine di soddisfare un’esigenza che in realtà non è tale.
E allora probabilmente hanno ragione ambientalisti e comitati, la costruzione di box e parcheggi è solo una mera speculazione immobiliare che gioca pericolosamente sulla pelle dei cittadini, privandoli di polmoni verdi vitali, in cambio di nuove colate di cemento.
Matteo Quadrone