Venerdì 22 marzo un incontro pubblico sul legame tra arte e terapia e l'inaugurazione di una mostra: un'occasione per conoscere la realtà museale che da anni opera all'interno dell'ex manicomio
Dopo mesi di rimandi, trattative e dubbi sulla sorte dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, tema di cui ci siamo spesso occupati su Era Superba, lo spazio è diventato un polo per incontri pubblici ed eventi culturali, grazie all’impegno dell’associazione Quarto Pianeta.
Tra gli edifici ospitati nella struttura c’è anche il Museattivo Claudio Costa, un istituto dedicato allo studio delle “materie e forme inconsapevoli” e intitolato al pittore genovese morto nel 1995, che ha ampiamente contribuito all’allestimento del museo e all’attivazione di laboratori e iniziative di arte-terapia per i pazienti dell’ospedale psichiatrico.
Come spiega Margherita Levo Rosenberg, «il Museattivo rappresenta un supporto importante per le attività del Centro Basaglia della ASL 3 Liguria: la sua è una funzione attiva di connessione, di costruzione di reti sociali e culturali. Permette al mondo dell’arte di frequentare i nostri spazi, a noi e ai nostri “artisti” di entrare a farne parte come semplici addetti ai lavori; una possibilità di non poco conto. Con la definizione “Materie e Forme Inconsapevoli” si indica che l’arte si racconta attraverso la forma che diventa visibile e si costruisce facendo ricorso alla materia, dalla materia immateriale del virtuale alla pittura».
Per approfondire questi temi l’ex ospedale psichiatrico ospiterà venerdì 22 marzo un incontro pubblico sul tema Intrecci di sogni: confronto di esperienze tra arte e terapia e l’inaugurazione della mostra Tapis roulant.
Cosa avverrà in dettaglio? «Nella biblioteca storica dell’ospedale psichiatrico di Quarto sarà presentato un libro, Tracce di sogno – L’irregolare nell’arte, a cura di Giorgi Bedoni, che tratta di un’esperienza “artistica” con gli operatori dell’ospedale Psichiatrico di Melegnano. Sarà inoltre inaugurata la mostra Tapis Roulant di Marco De Barbieri – a cura dell’Atelier di Arte Terapia del Centro Basaglia, del quale mi occupo personalmente da più di vent’anni – e proiettati tre filmati, I Corti di Prato Zanino, prodotti nelle Strutture Residenziali del Distretto 8 del Dipartimento di Psichiatria, in collaborazione con “Il giardino del mago”. Sarà un’occasione per mettere in comune le esperienze e per confrontarsi, non tanto sul piano dell’arte quanto sul piano della dimensione psicologica, relazionale e sociale delle attività espressive e dell’arte».
Un evento che, insieme agli altri organizzati in questo spazio, vuole porsi come l’occasione per invitare i genovesi a visitare la struttura e alle istituzioni per valorizzarne le attività: «Ci attendiamo che il patrimonio di esperienze e di cultura sedimentato negli anni, a partire dal Centro Culturale del Levante prima, e attraverso Lo Spazio Agorà, l’Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli, il Centro Socioriabilitativo Franco Basaglia e il Museattivo Claudio Costa poi, non vada disperso ma sia valorizzato come merita. L’iniziativa, la creatività e lo sforzo di tanti professionisti, volontari e appassionati non dovrebbero essere cancellati dalle inevitabili trasformazioni che segnano il trascorrere del tempo ma essere valorizzati insieme con le opere della collezione permanente del nostro museo».
La mostra Tapis roulant sarà aperta al pubblico fino al 31 maggio, tutti i giorni con orario 8-20. Come scritto nel testo di presentazione «L’artista Marco De Barbieri, che espone da alcuni anni in personali e collettive, ha scelto per questa occasione una dozzina di tele dalla pittura materica e densa, dai colori impastati e compressi a formare, volutamente, campiture dalle tinte indefinite e indefinibili. La materia pittorica, stesa e pressata come l’asfalto, lascia intendere un andamento verticale di strie cromatiche nelle quali si fanno strada venature metallizzate che aggiungono altra durezza ad un gesto pittorico che, da solo, non concede nulla alla seduzione».
Marta Traverso
[foto di Daniele Orlandi]