Il punto con il vicesindaco Bernini sui lavori per la realizzazione della grande opera stradale: la questione economica, lo smaltimento del materiale rimosso, l'intralcio della linea ferroviaria portuale di Sampierdarena e il collegamento con il casello autostradale di Genova Aeroporto
Nei giorni scorsi sono circolate notizie di un possibile blocco ai lavori della Strada a mare di Cornigliano, a causa di possibile rifiuto di Anas di coprire 4 milioni di costi non preventivati, dovuti alle sopraggiunte bonifiche belliche che hanno anche rallentato i tempi di consegna dell’appalto assegnato nel 2010 inizialmente per 67 milioni di euro.
Inevitabile che la questione arrivasse in Sala Rossa, dove i consiglieri Bruno, Pastorino e Grillo hanno presentato un articolo 54 rivolto al vicesindaco Bernini. Di per sé, l’interrogazione a risposta immediata era in calendario già per la scorsa seduta di Consiglio comunale, ma le ben note vicende di Amt hanno portato a stravolgere l’ordine dei lavori. Sul tavolo non solo la questione economica ma anche lo smistamento del terreno e dei materiali asportati e i potenziali intralci alla linea ferroviaria che conduce al porto di Sampierdarena.
«Si tratta di una grande opera stradale che non viene contestata da nessuno – ha detto il capogruppo di FdS, Antonio Bruno – neppure dai No Gronda. Anzi, viene considerata un contributo fondamentale per la mobilità nel Ponente cittadino, soprattutto se nel frattempo si allestiscono le strade interne con le corsie protette per gli autobus. È importante capire come stanno veramente le cose».
«Insomma – gli fa da eco il collega Grillo (Pdl) – è vero che Anas non ha concesso l’ulteriore finanziamento e, anzi, ha richiesto i documenti della trattativa di base prima di valutare l’opportunità di sborsare nuove risorse?».
La risposta è affidata al vicesindaco Bernini, che aveva seguito la questione fin da principio in qualità di presidente del Municipio – VI Medio Ponente, direttamente interessato dalla nuova infrastruttura: «Come si sa, gli incrementi di costo hanno riguardato soprattutto le necessarie bonifiche nell’area di cantiere di Sampierdarena per il rinvenimento di ordigni bellici inesplosi. Imprevisto che ha anche generato un rallentamento dei lavori. La trattativa per la compensazione finanziaria che ne è conseguita ha portato all’individuazione di un maggiore esborso da parte del finanziatore, che entrambe le parti hanno concordato sarebbe stato anche l’unico aumento previsto rispetto alle spese indicate nel bando. I problemi nascono proprio sulle modalità con cui questo ammontare dovrebbe essere conferito. Noi abbiamo concordato un trasferimento ex ante per velocizzare le operazioni, ma Anas solitamente segue percorsi differenti, evitando le transazioni in itinere e aspettando una valutazione di un soggetto terzo alla consegna dei lavori. Ad ogni modo, Anas e Società per Cornigliano stanno lavorando su un ricalcolo congiunto del surplus necessario e nel giro di poco tempo dovrebbe arrivare l’assenso definitivo. A voler essere precisi, non si tratta neppure di un pagamento diretto, dal momento che finora i soldi sono tutti stati anticipati da Società per Cornigliano, anche quelli che riguardano le tranche concordate dall’appalto».
Il vicesindaco è intervenuto anche sulla questione dello smaltimento del materiale rimosso che, tuttavia, non è stato trasferito ma resta depositato dietro alla stazione di Cornigliano perché sarà riutilizzato per costruire le massicciate sotto alle rampe della strada a mare.
Più complessa la situazione che riguarda il ventilato intralcio della linea ferroviaria portuale di Sampierdarena. «La strada a mare ha avuto un lungo iter di progettazione – ha ricordato Bernini – passato attraverso la Conferenza dei servizi Stato-Regione e ha avuto il parere positivo espresso da tutti gli enti interessati, compresa l’Autorità portuale che ha espresso la propria posizione tramite il Comitato portuale, dove siedono anche i terminalisti che oggi lamentano queste difficoltà». Il vicesindaco, dunque, conferma che, nel punto in cui si sovrappone ad alcuni binari in uscita dal porto di Sampierdarena, il ponte della strada a scorrimento veloce non ha altezze elevate. La costruzione della nuova infrastruttura, però, non poteva essere spostata per una questione di pendenze previste dalle normative di viabilità stradale.
«È stato dunque necessario intervenire sulla linea ferroviaria» ha proseguito Bernini. «O si allungava leggermente il percorso, dovendo però procedere all’eliminazione di un capannone nel terminal di Sampierdarena, o si aumentava la pendenza dei binari. Per le Ferrovie la questione era indifferente, i portuali hanno preferito la seconda opzione. Gli stessi, ora, lamentano che, con i vecchi locomotori in funzione nel porto, ci sarebbe un maggiore consumo di carburante. Un problema che, comunque, potrebbe essere ovviato dal momento che nella progettazione si è intervenuti affinché fosse garantito il transito di treni elettrificati, portando la linea elettrica fino all’interno del porto. Naturalmente il locomotore nuovo costa leggermente di più, ma anche meno inquinante e più potente».
Infine, il capogruppo di Sel, Gian Piero Pastorino, ha posto l’accento anche su un’altra problematica legata alla futura strada a scorrimento veloce, ovvero quella del collegamento con il casello autostradale di Genova Aeroporto. Si tratta del famoso “lotto 10”, di cui ci aveva già parlato proprio Bernini a giugno (qui). I problemi dipendono dal fatto che i lavori non sono stati inseriti nel bando principale, gestito dal precedente ciclo amministrativo e chiuso a marzo 2009. La speranza del vicesindaco era di poter allargare l’appalto esistente assegnando anche questo lotto alla Società per Cornigliano, come adeguamento imprevedibile dell’opera già appaltata, allo stesso ribasso d’asta, per accorciare notevolmente i tempi di realizzazione. Ma quest’ipotesi sembra ormai essere definitivamente tramontata, anche se la decisione ufficiale verrà presa solo nei prossimi giorni, dopo i necessari confronti con la Regione. «Abbiamo avuto pareri discordanti dal punto di vista legale – ha spiegato Bernini – e alla fine, per ragioni di massima trasparenza, abbiamo scelto di andare a nuova gara con il progetto comunque già pronto».
Ciò comporterà un ulteriore ritardo nei tempi di consegna che, a questo punto, avverrà separatamente rispetto al tratto principale della strada a mare. «Avremo una continuità di cantiere – ha aggiunto il vicesindaco con delega all’urbanistica – ma non finiremo i lavori insieme. In ogni caso, cercheremo di stringere al massimo i tempi della nuova gara anche perché in quel periodo dovrebbero iniziare anche i lavori di riqualificazione di via Cornigliano e vorremmo limitare il più possibile i disagi per i residenti e i commercianti della zona».
«Mi auguro vivamente che si faccia di tutto per completare i lavori nel più rapido tempo possibile – ha chiosato Pastorino – perché il rischio è che all’altezza di piazza Savio, dove le tre corsie della viabilità a mare si intersecheranno con quelle ordinarie, si venga a creare un grosso ingorgo di difficile smaltimento».
Simone D’Ambrosio