Gli agenti che rappresentano porta a porta le compagnie sono spesso senza scrupoli, nella maggior parte dei casi si tratta di giovani allo sbaraglio motivati da percentuali di guadagno poco probabili; con promesse di sconti e risparmio truffano i cittadini
L’articolo di questa settimana ha per argomento le truffe alla porta di casa in materia di utenze domestiche. Mi scrive una lettrice:
«Salve, Sono di Reggio Emilia le scrivo per avere un po’ di chiarezza.
A dicembre si è presentata qui una ragazza dell’Iren mercato dicendo di essere qui per farci firmare un contratto per avere uno sconto dell’11% sul gas e sull’energia.
Alla fine ho capito che ci hanno fatto passare a loro anche per quanto riguarda l’energia elettrica… definisco tutto ciò una truffa, nel senso che arrivano nei momenti meno opportuni mentono e approfittano della tua ignoranza nel campo. Ho firmato il contratto poi mi hanno richiamato per sapere se la ragazza era stata gentile e chiedendomi di mandare un fax con un documento di identità e una bolletta enel.
Oggi si presentano altri 3 individui, abbastanza sgradevoli, alle 13,15 dicendo essere dell’Enel… non si capiva nulla di ciò che dicevano, alla fine cominciano a scrivere i miei dati con lo scopo di ricontattarmi per verificare se ero già passata a Iren o se potevano bloccare il tutto; io cadevo dalle nuvole, poi con mio figlio piccolo che piangeva… lasciamo perdere!
Io gli ho detto che non avrei firmato proprio niente così hanno strappato il contratto e se ne sono andati.
A questo punto io vorrei tornare ad essere servita dai gestori del mercato tutelato che se non ho capito male sarebbero enel per l’energia e iren per il gas, cosa devo fare?
La ringrazio
Cordiali saluti, Elisa»
Purtroppo non è che l’ennesimo caso di questo genere, abbiamo già avuto modo di parlarne, ma vale la pena dare due suggerimenti utili. In primo luogo: mandare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno contenente la manifestazione del diritto di recesso entro dieci giorni, meglio se anticipata via fax entro le 48 ore.
Nella maggioranza dei casi, nessuno vi risponderà, ma quella lettera da voi inviata ha assoluto valore legale:
a) Innanzitutto potete rivolgervi all’AGICOM per pratica commerciale scorretta presentando quella lettera;
b) In secondo luogo, potete fare denuncia all’Authority (AEEG, Autorità Garante per l’energia elettrica ed il gas), della cui operatività a favore del consumatore abbiamo però sempre espresso molte perplessità (l’esperienza sul campo insegna…)
c) in terzo luogo, la cosa che ritengo più utile: esposto/querela alla Magistratura.
Superata questa fase convulsa, vi arriverà senz’altro la bolletta del gestore “nuovo”, il quale opera nel cosiddetto “libero mercato”; la legge vi consente di rientrare nel mercato tutelato, che – come scritto correttamente da Elisa – in genere trattasi di Iren per il gas e di Enel per la luce. Ma attenzione, non sempre è così e all’uopo vi consiglio di verificare proprio sul sito dell’AEEG quali sono i distributori del mercato tutelato.
Alla fine la morale qual è? Vi imbrogliano con le scuse più stupide, una fra tutte: il risparmio che non c’è…
Alberto Burrometo
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