Il nuovo impianto pubblico di Villa Scassi è il primo in Italia a permettere un percorso a inclinazione variabile. In arrivo altri soldi per Sampierdarena
Inaugurato oggi il nuovo ascensore “Villa Scassi”, che collega via Cantore con corso Onofrio Scassi, attraverso un passaggio sotterraneo. L’impianto, che si inserisce nella lunga tradizione del trasporto verticale genovese, rappresenta un “salto in avanti” tecnologico, apripista nel panorama di settore sia a livello nazionale che europeo: per la prima volta viene superata la discontinuità, per un impianto pubblico, tra avanzamento orizzontale e verticale; l’ascensore, infatti, è dotato di un sistema che permette alla cabina di percorrere il tratto in piano e il tratto in salita senza soluzione di continuità. La realizzazione di questa infrastruttura pubblica, incominciata nella parte progettuale nel precedente ciclo amministrativo, ha preceduto la normativa italiana in materia di questa nuova tipologia di impianti, di fatto adeguandosi a quanto stava succedendo sotto la Lanterna. Genova, quindi, nel suo piccolo, torna a fare “scuola” per quanto riguarda gli impianti urbani di risalita. Prosegue in questo modo la riqualificazione di Sampierdarena.
L’unicità dell’impianto appositamente progettato per questa istallazione, consente di evitare il fermo del movimento dell’ascensore durante il cambio di inclinazione tra il tratto orizzontale e quello verticale attraverso un raccordo costituito da un tratto a curvatura variabile: la cabina, infatti, è “trasportata” da un carrello che segue l’inclinazione, vincolata da un lato ad un “cardine”, mentre dall’altro lato è sorretta da un particolare sistema di sostegni che percorrono delle rotaie separate, che nel tratto in salita sono “sbalzate” quanto basta per garantire l’orizzontalità del vano passeggeri. Un sistema meccanico, quindi, che garantisce efficacia e sicurezza: l’inclinazione della cabina, infatti, è vincolata fisicamente alla percorso dell’impianto, senza utilizzo di sistemi elettronici dedicati. Per il tratto maggiormente inclinato, il movimento dell’ascensore è controbilanciato da una zavorra mobile, regolata da argani e cavi in acciaio. L’infrastruttura è stato realizzata utilizzando una parte della preesistente galleria posta sotto il parco di Villa Scassi, scavando un nuovo tunnel inclinato.
Per questi motivi l’impianto può essere considerato a tutti gli effetti un ascensore ad inclinazione variabile, il primo rientrante nella specifica categoria prevista dalla legge nazionale, che nel 2014 ha assorbito le disposizioni comunitarie. La linea, che fino al 31 dicembre sarà aperta con orario pomeridiano gratuitamente, per un primo periodo sarà operativa con orario ridotto, per consentire il rodaggio e la calibrazione definitiva dei macchinari. A pieno regime, l’impianto permetterà di trasportare 420 persone ogni ora, divise in un massimo di 14 corse, unendo in 80 secondi la principale via di Sampierdarena con l’ospedale omonimo. Lo sviluppo complessivo della linea è di 135,70 metri, suddivisi in 95,28 del tratto orizzontale e 33,75 del tratto inclinato, per un dislivello totale di 29,50 metri.
L’opera è stata possibile grazie ai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007- 2013 (3 milioni e 200 mila euro) e a uno stanziamento di circa un milione e 800 mila euro del Comune di Genova. Questo è l’ultimo intervento del POR, Programma operativo regionale 2007-2013, dedicato a Sampierdarena grazie al quale si sono effettuati altre opere in via Buranello, piazza Vittorio Veneto, via Pellegrini, via Daste, via Cantore, palazzo del Muncipio. Durante l’inaugurazione, il sindaco di Genova, Marco Doria, ha confermato alla stampa e ai presenti il via libera da parte del ministero allo sblocco del finanziamento per il progetto relativo al bando nazionale “Periferie”, che permetterà al Comune di Genova un ulteriore intervento di riqualificazione a Sampierdarena e Certosa pari a 18 milioni di euro.
Nicola Giordanella