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Dal Big Bang alla nascita del Sole, i calcoli e le previsioni sul suo naturale spegnimento... Margherita Hack presenta a Genova "Il mio infinito"
Parole come sole, stelle, infinito, hanno fatto da cornice alla “Lectio Magistralis” tenuta, presso l’aula polivalente S. Salvatore di Piazza Sarzano, dalla celeberrima astrofisica italiana Margherita Hack. Come un pittore, con sapienti tocchi, riesce a far emergere da una tela muta scorci di vita reale o immaginaria così, in poche frasi, la scienziata è riuscita ad ammaliare il pubblico e a proiettarlo nella storia dell’universo.
Partendo dagli ominidi, che non avevano spiegazioni per quei punti luminosi che vedevano brillare nella sfera celeste, passando per la filosofia del francese Auguste Compte che negava la possibilità di scoprire gli elementi costitutivi delle stelle, la cosmologia ha percorso un viaggio faticoso ma ricco di vittorie che ci permettono di capire la composizione di un astro, la sua nascita e la sua morte.
LA NASCITA DI UNA STELLA
Dal prestorico Big Bang, che data 13,7 miliardi di anni, atomi di idrogeno e polvere stellare si sono aggregati in minuscoli primordi di vita, tenuti insieme dalla forza di gravità. In questi “grumi”, si sono prodotte collisioni casuali e caotiche tra gli atomi del gas, con formazione di energia che è responsabile della forza pressoria rivolta verso la superficie, dove il calore viene disperso.
Questa competizione, tra dinamiche opposte (gravità e pressione),termina al raggiungimento dell’equilibrio (tanta energia si crea tanta ne viene dispersa) e la neonata stella può incominciare il suo cammino: smette di contrarsi ma cova, nel suo centro, un cuore bollente dove, continue reazioni nucleari, trasformano l’idrogeno in elio.
IL SOLE
Eventi analoghi hanno portato alla formazione del nostro sole che è nato circa 10 miliardi di anni fa ed ora si trova a circa a metà della sua vita. Come tutte le stelle è destinato a spegnersi per mancanza di combustibile quando, esaurito tutto l’idrogeno, diminuita l’energia, prevarrà nuovamente la forza gravitazionale, innescando un processo di contrazione (Nana Bianca). Collassando, si determina un nuovo riscaldamento e quando la temperatura raggiungerà i 100 milioni di gradi Kelvin, per non esplodere, incomincerà ad espandersi.
Nel caso del sole si è calcolato che potrebbe raggiungere un raggio di 140 milioni di chilometri inglobando Mercurio e Marte mentre la terra sarebbe ridotta ad una palla arida. Perdendo vigore, perderà anche luce, fino a spegnersi completamente.
SUPERNOVA
Altre stelle, come le Supernove, con massa pari a 10-20 volte quella del sole, hanno una vita più breve, splendono 100mila volte di più, bruciano più rapidamente e vanno incontro ad una fine diversa. Esaurite le scorte energetiche, dopo continue espansioni e contrazioni, nell’ultima mezz’ora di vita, danno origine ad una serie accelerata di reazioni nucleari che le porta ad esplodere, seminando nello spazio la polvere stellare per nuove fonti di vita.
Adriana Morando
Foto e video Daniele Orlandi
Commento su “Margherita Hack, la storia dell’universo: vita e morte delle stelle”