Legge elettorale, slogan ipocriti e qualunquisti: verità politica e verità mediatica
Qualcuno dovrebbe ricordare a Renzi che la democrazia non è un metodo di selezione dei governanti, è un metodo di governo. La concezione renziana del dialogo politico è identica a quella dell'udienza medioevale e se ne ha riprova tutti i giorni in questo teatrino pro legge elettorale. La soluzione c'era già, ma il sistema proporzionale è stato ucciso dalla televisione commerciale
M5S vs Renzi, l’obiettivo è scaricare sul rivale la responsabilità di un accordo che non ci sarà mai
Fra incontri e dirette streaming è cosa nota che l'accordo non ci sarà mai. Il M5S, avendo detto no di principio ad ogni alleanza e avendo escluso a priori la possibilità che un gruppo dirigente abbia l'autonomia per fare accordi e concessioni, non può difendere il valore di un sistema proporzionale rispetto ad uno maggioritario senza rischiare di contraddirsi da solo. Esattamente il lato debole su cui Renzi ha potuto colpire
Liberista o keynesiano? Lo Stato che interviene direttamente nell’economia non è fantapolitica
L'orientamento keynesiano o “socialdemocratico”, dato per spacciato tra gli anni '90 e gli anni 2000, sta prendendo di nuovo piede tra gli economisti, per chiedere allo Stato di intervenire direttamente nell'economia e farsi carico di grossi progetti di investimento
Retorica del fare: la propaganda renziana e le difese immunitarie degli italiani
Chiunque può rendersi conto che questa retorica del fare ha almeno due punti pericolosi: inibisce la discussione sul che cosa fare e elimina il confronto democratico, rendendo pleonastica ogni istituzione politica
Farage-Grillo, le ragioni di un’alleanza che fa discutere. Tema europeo e sovranità nazionale
Moneta unica e sovranità politica sono i due lati della stessa medaglia:se da un lato, infatti, la perdita del controllo sulla moneta ha ridotto fortemente il margine d'azione dei vecchi stati europei, dall'altro lato questo margine è destinato a ridursi ulteriormente attraverso un'esautorazione della sovranità nazionale. A questo disegno politico si può dire solo o sì o no
Elezioni europee, analisi del voto. Cosa c’entra Mario Monti con la vittoria di Renzi e del Pd?
È stato premiato non tanto Renzi a scapito di Grillo, né il “fare” a scapito del “disfare” o la “speranza” a scapito della “paura”; bensì chi ha saputo mettersi nettamente con o contro questa Europa, dicendo con chiarezza se la nostra politica interna dipenda da quello che si decide con i partner, oppure se possiamo fare da soli. Proviamo insieme ad analizzare i dati
Polis, speciale Elezioni Europee. Guida al voto, cosa dobbiamo fare in Europa? Le risposte dei partiti
La guida al voto in vista delle Elezioni Europee di domenica 25 maggio. Cerchiamo di rintracciare all'interno del programma dei partiti la risposta alla domanda "cosa dobbiamo fare in Europa?"
Sovranità limitata, ormai ci siamo abituati: “la democrazia richiede troppo tempo”
Ci stiamo abituando a vivere in un contesto a sovranità limitata dove quello che decidiamo attraverso le elezioni, i referendum, l'attività parlamentare e, più in generale, la vita politica, non conta più nulla. La democrazia è superata da dinamiche e decisioni che vengono prese sopra le nostre teste
La febbre dello spread, che imbroglio! A distanza di tre anni i numeri smascherano l’inganno
Adesso è possibile dimostrarlo, ora nessuno può più additare i critici di "complottismo". La febbre dello spread che ha investito l'Italia nel 2011 è stato un grande imbroglio. L'iniziativa politica ai cittadini è stata scippata con la menzogna
“Il reddito prima del lavoro”? Curare i sintomi per non affrontare le cause, una pessima idea
«Il lavoro si può anche perdere, ma non si può perdere il reddito». La dichiarazione pop-modernista di Grillo è emblema di un Paese che intende rassegnarsi al declino e ad una visione standardizzata della crisi economica. Se i cittadini non lavorano il problema è di chi governa. L'approfondimento
Più Europa: cammino obbligato o scelta politica? Le dichiarazioni di Joseph Stiglitz
In controtendenza con le ultime dichiarazioni riprese da tutti i giornali del premio nobel Joseph Stiglitz, facciamo un passo indietro e andiamo ad analizzare le parole dello stesso Stiglitz sulle responsabilità dell'euro e della moneta unica; dichiarazioni rimaste, guarda a caso, un po' nell'ombra
“Quanti ricordano perché abbiamo voluto l’Europa?” Lo spot della Rai: un’idea stupida
Siamo stati tutti vittime di un gigantesco luogo comune, che si è trasformato in una sorta di ricatto morale implicito: “Essere contro l'Europa è essere contro la pace”. Ma chi davvero mette a repentaglio il contributo positivo dell'Unione Europea è solo chi si rifiuta di separarlo da quello negativo dell'euro
Uscire dall’Euro: ecco i giudizi morali, le valutazioni politiche e le banali tautologie
I pareri autorevoli che rimbalzano sui giornali italiani hanno tutti lo stesso difetto di fondo: non sono pareri scientifici e, perciò, non possono essere smentiti. I fondi degli economisti Alesina e Giavazzi sul Corriere della Sera sono un esempio di come persone molto esperte possano fare confusione tra le loro personali convinzioni e le conquiste della scienza
Rodotà & Zagrebelsky vs Matteo Renzi: luci e ombre della società civile di sinistra
Libertà e Giustizia denuncia la svolta autoritaria del riformismo renziano. Ma perché la critica all'autoritarismo di oggi sia compresa, bisogna partire dal contesto internazionale, e per farlo occorre rimettere in discussione certi paradigmi sedimentati nel pensiero di sinistra
Il boom di Marine Le Pen e del Front National in Francia: xenofobia o euroscetticismo?
La critica alla moneta unica, offrendo un spazio di consenso elettorale potenzialmente molto vasto, sta giocando un ruolo importante nell'oscurare i vecchi cavalli di battaglia, al confronto meno redditizi, delle forze estremiste. Ostinarsi a non volere concepire la possibilità di un'alternativa a "l'Europa", continuare a confondere "euro" con "Unione Europea" è un gioco rischioso